L’ananas è un frutto molto diffuso in Italia che si è fatto largo sulla tavola travalicando i confini generalmente riservati alla frutta. Non è, infatti, limitato alla funzione di ‘chiusura pasto’, bensì ha sconfinato un po’ ovunque, dall’aperitivo al pasto vero e proprio, al momento della frutta, al dolce. Confini non sembrano esistere, perché il sapore del frutto è duttile, si presta alle interpretazioni più varie: dai cubetti per l’aperitivo alle fettine nell’arrosto, nel riso o nell’insalata, dalla tradizionale esposizione in chiusura pasto alle varianti coreografiche proposte dai locali, all’assortimento nei dolci e nei gelati. Ma la creatività casalinga si frange spesso con la difficoltà di realizzare quello che fuori viene proposto con tanta semplicità, perché questo frutto all’interno è dolce e (in parte) malleabile, mentre all’esterno si presenta come una sorta di grande pigna che può incutere spavento nei meno esperti. Lo vediamo lì, sul banco della frutta, e pensiamo che non saremo mai in grado di aprirlo e tagliarlo in modo decente. In realtà la pratica è più semplice di quanto non si pensi.
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Tagliare l’ananas – Le azioni preliminari e gli strumenti
Anche se oggi vengono venduti taglia ananas come questi, per tagliare l’ananas occorrono pochi indispensabili strumenti. Per prima cosa il tagliere, possibilmente ampio per stare comodi, poi un coltello a punta, e attenzione che la lama sia ben appuntita, un coltello a lama seghettata e, infine, un piatto sui cui poggiare i nostri capolavori, ossia le fette. Questi sono gli attrezzi che non possono mancare. Facoltativo è, invece, il cava-torsolo, che semplifica e velocizza il lavoro ma non a tutti piace perché molta polpa va sprecata. Diciamo che man mano che si acquisisce esperienza si può decidere se utilizzarlo o meno, valutandone l’eventuale utilità.
Per mangiare l’ananas è necessario sbucciarlo, il che in effetti è logico, ma non si sa mai, meglio sottolinearlo. Come si fa ad eliminare la buccia? Si dispone l’ananasil frutto sul tagliere, in posizione verticale con il ciuffo in alto e per fare in modo che si regga, che trovi un equilibrio, si taglia la base. Per questo occorre il coltello seghettato, che affronta meglio le asperità della buccia e soprattutto la parte inferiore, in quanto particolarmente dura. A questo punto il frutto sta dritto da solo e si può procedere a tagliare la buccia, sempre con il coltello seghettato e secondo un movimento che parte dall’alto verso il basso. La cosa migliore è tenere fermo il frutto mediante il ciuffo (sempre con delicatezza, mi raccomando) per evitare che si muova e si sposti.Una volta rimossa tutta la buccia, tagliare anche il ciuffo, che a questo punto non ci serve più.
Togliere i puntini dell’ananas
Di cosa parlo? Dei puntini di colore marrone che tipicamente rimangono sulla parte esterna dell’ananas, quella immediatamente sottostante alla buccia di cui sono evidenti i residui. Non è il caso di lasciarli attaccati, anche perché rimuoverli è semplice, basta un coltellino di quelli piccoli e con la punta liscia, da passare raso e leggero fino ad eliminare tutti i piccoli spuntoni.In alternativa, si può ricorrere al pelapatate, con la sua rotellina scorrevole che individua e porta via tutto quello che incontra sul suo cammino. Ed è anche molto pratica e veloce.
Tagliare l’ananas a fette
Risulta essere giunto il momento del taglio. Poggiare l’ananas sempre in posizione verticale e tagliarlo a metà, in 2 parti da dividere poi nuovamente, in modo da ottenere quattro parti di uguale grandezza e spessore. A questo punto, occorre togliere la parte dura, legnosa, quel cuore che ora, suddiviso in 4, è meno ostico da affrontare ma comunque sempre duro: in questo caso si deve usare per forza il coltello, perché il cava-torsolo va utilizzato a monte, sul frutto ancora intero.Ora le quattro parti sono pronte per essere tagliate in fettine che avranno una forma leggermente triangolare e, a questo punto, dipenderanno dal nostro estro per quanto riguarda le dimensioni. Comunque, siano esse spesse, sottili o larghe, l’operazione-taglio è terminata, non rimane che disporre sul piatto in modo più o meno artistico e mangiare.
Per ottenere le fette rotonde, quelle con il buco al centro per intenderci, subito dopo aver eliminato i puntini si deve usare il cava-torsolo, che va inserito al centro del frutto. Non è difficile, basta spingere un pochino e il gioco è fatto, l’anima dura dell’ananas, quella che non va mangiata, viene fuori direttamente dentro l’attrezzo, non bisogna fare altro che buttarla via. Può accadere che non si riesca al primo colpo, nel senso che magari non si arriva subito al fondo perché il frutto è molto grande o l’anima molto dura; in questi casi niente panico, si deve solo infilare il cava-torsolo di nuovo, girando il frutto in modo da penetrare da punti diversi.Il taglio a questo punto è semplice e il risultato si presta particolarmente per dolci e crostate di frutta.