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La Notte dei Lettori

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Aggiornato il 22 Ottobre 2025

Come sgrassare la cappa della cucina​

Una cappa ben progettata è l’elemento silenzioso ma essenziale che trasforma la cucina: elimina odori e vapori, protegge superfici e migliora la qualità dell’aria. Questa guida ti accompagnerà passo dopo passo nella scelta, nell’installazione e nella manutenzione della cappa, spiegando tipi, sistemi di filtraggio, prestazioni acustiche ed efficienza energetica in modo chiaro e pratico. Troverai consigli per abbinare estetica e funzionalità al tuo spazio, indicazioni tecniche per un’installazione sicura e suggerimenti per prolungare la durata dei componenti. Che tu stia rinnovando una cucina o scegliendo una cappa per la prima volta, qui troverai le informazioni per prendere decisioni consapevoli e ottenere un ambiente domestico più salubre e confortevole.

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Indice

  • Come sgrassare la cappa della cucina​
  • Altre Cose da Sapere

Come sgrassare la cappa della cucina​

Che cos’è la cappa della cucina e a cosa serve

La cappa della cucina è un dispositivo installato sopra i piani di cottura con la funzione primaria di captare e rimuovere fumi, odori, vapori di grasso e particelle solidi prodotti durante la preparazione dei cibi. Oltre alla funzione di aspirazione, la cappa contribuisce a migliorare la qualità dell’aria interna, a prevenire l’accumulo di residui sui mobili e sulle pareti e a ridurre l’umidità generata dalla cottura. In molte soluzioni abitative la cappa svolge anche un ruolo estetico e di integrazione con il design della cucina, unendo funzionalità ed elementi visivi come illuminazione e finiture.

Tipologie di cappe: aspiranti e filtranti

Esistono due categorie principali di cappe: quelle a evacuazione esterna, che espellono l’aria verso l’esterno attraverso un condotto, e quelle a ricircolo, che filtrano l’aria e la rilanciano nell’ambiente. Le cappe con evacuazione esterna sono generalmente più efficaci nella rimozione di odori e umidità perché trasportano fisicamente gli inquinanti fuori dall’abitazione. Le cappe a ricircolo sono preferite quando non è possibile installare una canalizzazione verso l’esterno; esse fanno passare l’aria attraverso filtri a grassi e filtri a carbone attivo che trattengono particelle e composti organici volatili, restituendo aria più pulita ma senza eliminare completamente l’umidità. Sul mercato sono presenti anche soluzioni ibride e modelli con sistema di conversione che consentono di passare da evacuazione a ricircolo in base alle esigenze.

Componenti principali e loro funzionamento

La struttura di una cappa comprende una scocca esterna, una ventola o motore elettrico, un sistema di filtri e la eventuale canalizzazione per l’evacuazione esterna. Il motore mette in movimento un elemento rotante che genera il flusso d’aria e definisce la portata in metri cubi all’ora. I filtri elettromeccanici trattengono i grassi e le particelle solide; i filtri metallici a lamelle o a rete consentono una facile pulizia, mentre i filtri a carbone sono specifici per l’assorbimento degli odori. Le cappe moderne integrano anche elementi di controllo come regolazione dei livelli di aspirazione, funzioni timer, sensori di fumo o di odore e sistemi di illuminazione a basso consumo per l’area di cottura.

Dimensionamento e potenza adeguata

La scelta della potenza di aspirazione si basa sul volume della cucina e sulla natura delle cotture effettuate. La portata d’aria necessaria si calcola spesso moltiplicando il volume del locale per un coefficiente che tiene conto dell’intensità d’uso: cucine con forti emissioni di vapore e odori richiedono una maggiore ricambiod’aria. È importante che la larghezza della cappa sia almeno uguale a quella del piano cottura o leggermente maggiore per garantire una captazione efficace. Una potenza eccessiva non sempre comporta migliori risultati se non accompagnata da una corretta progettazione della canalizzazione e da una distanza ottimale tra piano cottura e cappa; d’altro canto una portata insufficiente non riuscirà a proteggere l’ambiente dalle impurità generate dalla cottura.

Flusso d’aria, perdita di carico e rumorosità

Il flusso d’aria effettivo attraverso una cappa dipende non soltanto dalla potenza del motore ma anche dalle perdite di carico determinate da curve, restringimenti e lunghezza del condotto. Una canalizzazione troppo tortuosa o con diametro inadeguato riduce l’efficienza e aumenta lo sforzo del motore. La rumorosità è una caratteristica critica: il livello sonoro è influenzato dalla velocità della ventilazione, dalla qualità del motore e dalla presenza di isolamenti acustici. Molti produttori indicano il livello di rumorosità in decibel alle varie velocità; per un funzionamento confortevole è consigliabile valutare modelli con motori silenziosi o con possibilità di installare il motore esterno alla cucina per ridurre l’impatto acustico interno.

Filtri: tipi, manutenzione e durata

I filtri rappresentano il cuore della gestione della contaminazione nella cappa. I filtri metallici o in alluminio servono a intercettare il grasso aeriforme e sono progettati per essere rimossi e puliti periodicamente: la frequenza della pulizia dipende dall’uso ma è fondamentale per mantenere l’efficienza e prevenire incendi. I filtri a carbone attivo assorbono odori e composti organici; la loro efficacia diminuisce col tempo e richiede la sostituzione secondo le indicazioni del produttore. La mancata manutenzione dei filtri porta a riduzione della portata, aumento del rumore e rischio di contaminazione secondaria. Alcuni modelli prevedono sistemi autoadesivi o cartucce sostituibili che semplificano le operazioni, mentre le cappe più professionali montano filtri facilmente smontabili e lavabili in lavastoviglie.

Installazione e considerazioni sulla canalizzazione

L’installazione corretta è essenziale per il funzionamento della cappa. La distanza verticale tra piano cottura e cappa deve essere compatibile con le indicazioni del produttore, bilanciando efficacia di aspirazione e sicurezza, in particolare nel caso di piani a gas dove una distanza troppo bassa può interferire con le fiamme. La canalizzazione verso l’esterno dovrebbe essere il più lineare possibile, con diametro adeguato e con materiali resistenti alla corrosione e al calore. È importante prevedere adeguate prese d’aria per il ricambio controllato nell’abitazione se si evacua all’esterno, per evitare problemi di depressurizzazione. In contesti condominiali o in edifici vincolati alle normative edilizie locali, possono essere necessarie autorizzazioni per la realizzazione di una nuova condotta esterna.

Materiali, finiture e integrazione estetica

Le cappe sono disponibili in una vasta gamma di materiali e finiture che influiscono sia sull’aspetto che sulla durata. L’acciaio inox è lo standard per resistenza e facilità di pulizia, mentre verniciature, pannelli in vetro o in alluminio possono offrire soluzioni più decorative. Nelle cucine di design le cappe ad isola, a parete o a scomparsa sono scelte in funzione dell’architettura e della disposizione degli elettrodomestici. La scelta del materiale deve considerare anche la facilità di manutenzione: superfici lisce e non porose riducono l’accumulo di grasso e facilitano le operazioni di pulizia.

Sistemi di controllo, automazione e funzioni avanzate

Le cappe moderne integrano controlli elettronici che vanno dalla semplice regolazione a tre velocità a pannelli touch con memorie di programma e sensori automatici. Funzioni come l’accensione ritardata, la modalità intensiva per cotture prolungate e i sensori di qualità dell’aria che attivano la ventilazione automaticamente sono sempre più diffuse. L’integrazione con sistemi domotici permette il controllo remoto e la gestione in scenari smart home, come la sincronizzazione con piani cottura che comunicano l’attività o il controllo tramite app. La presenza di illuminazione a LED oltre ad illuminare il piano cottura contribuisce al risparmio energetico e alla qualità luminosa.

Efficienza energetica e normative

L’efficienza energetica di una cappa dipende dal consumo del motore e dall’efficacia del sistema di filtrazione e canalizzazione. Classificazioni energetiche e indicazioni del consumo sono sempre più comuni sui prodotti, così come la ricerca di motori a basso consumo e inverter che modulano la velocità in modo efficiente. Esistono normative nazionali e locali che regolano le prestazioni minime, i requisiti di evacuazione e le caratteristiche di sicurezza, soprattutto nei contesti professionali e nelle strutture ricettive. Per impianti che prevedono l’aspirazione di fumi con componenti pericolosi o particolarmente carichi di grasso è necessario rispettare protocolli specifici e talvolta prevedere sistemi di filtrazione supplementari.

Pulizia, manutenzione ordinaria e sicurezza

La pulizia regolare della cappa è cruciale per mantenerne l’efficienza e ridurre i rischi. La rimozione e il lavaggio dei filtri metallici, la sostituzione periodica dei filtri a carbone e la pulizia delle superfici esterne fanno parte delle operazioni di routine. Per pulire i filtri metallici è possibile utilizzare prodotti sgrassanti o, se compatibili, la lavastoviglie, rispettando i tempi di asciugatura prima della reinstallazione. La manutenzione del motore e della canalizzazione deve essere effettuata da personale qualificato quando si sospettano anomalie di funzionamento, surriscaldamento o rumori insoliti. Dal punto di vista della sicurezza, è fondamentale spegnere l’alimentazione elettrica prima di intervenire sui componenti interni e non utilizzare solventi infiammabili per la pulizia.

Problemi comuni e come risolverli

Tra i problemi più frequenti vi sono la perdita di efficienza per intasamento dei filtri, rumori anomali dovuti a ventole usurate o componenti allentati, e la formazione di cattivi odori quando il filtro a carbone è esausto. In molti casi il ripristino dell’efficienza passa dalla pulizia o sostituzione dei filtri e dal controllo della canalizzazione per verificare la presenza di ostruzioni. Rumori e vibrazioni possono essere attenuati controllando il fissaggio delle parti e, se necessario, sostituendo silent-block o il motore. Quando si riscontrano problemi elettrici o malfunzionamenti del pannello di comando è consigliabile rivolgersi all’assistenza tecnica autorizzata, perché interventi improvvisati possono compromettere la sicurezza e la garanzia.

Come scegliere la cappa giusta

La scelta della cappa più adatta richiede l’analisi congiunta delle dimensioni e del volume della cucina, del tipo e della frequenza di cottura e delle possibilità di installazione della canalizzazione esterna. È importante valutare la portata nominale, il livello sonoro, i tipi di filtri e la facilità di manutenzione, nonché l’integrazione estetica con l’ambiente cucina. Considerando anche l’efficienza energetica, le opzioni di controllo e la reputazione del produttore, si può orientare la scelta verso un modello che offra un equilibrio tra prestazioni, durata e costi di esercizio. In ambienti dove l’installazione esterna non è possibile, privilegiare modelli di ricircolo con filtri a carbone di buona qualità e con elevata superficie filtrante può garantire risultati accettabili.

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Altre Cose da Sapere

Domanda: Quali sono i tipi principali di cappa e come scelgo quello giusto per la mia cucina?
Risposta: Le due categorie principali sono cappe ad aspirazione (scarico verso l’esterno) e a filtrazione/ricircolo (con carboni attivi). Le cappe ad aspirazione sono più efficaci per rimuovere odori, vapori e umidità, ma richiedono uno scarico esterno (canalizzazione verso muro o tetto). Le cappe a filtrazione sono utili quando non è possibile realizzare uno scarico esterno: trattengono grasso e odori tramite filtri e ridiffondono l’aria filtrata, ma non eliminano l’umidità. Scegli in base alla possibilità di installare la canalizzazione, al tipo di cucina (cottura intensa, gas vs elettrico), al budget e all’estetica. Per cucine molto usate o grandi è preferibile l’aspirazione; per appartamenti senza possibilità di canna fumaria, la filtrazione è pratica.

Domanda: Quanto deve essere larga la cappa rispetto al piano cottura?
Risposta: Idealmente la cappa dovrebbe essere almeno della stessa larghezza del piano cottura. Raccomandazione comune: pari o 10–20 cm più larga del piano (5–10 cm per lato) per catturare meglio i fumi laterali. Per piani molto grandi o isole consigliate cappe larghe o più potenti per garantire copertura uniforme.

Domanda: Quale portata d’aria (m³/h) mi serve?
Risposta: Dipende dal volume della cucina e dall’intensità di cottura. Regola pratica: 8–12 ricambi d’aria all’ora per cucina chiusa e 12–20 per cucine aperte o molto ventilate. Calcola volume stanza (m³ = larghezza x lunghezza x altezza) e moltiplica per il numero di ricambi desiderati. Esempio: cucina 20 m² con 2,7 m di altezza → 54 m³; per 10 ricambi/h serve ≈ 540 m³/h. Per uso domestico comune cappe da 300–600 m³/h sono spesso adeguate; per uso intenso (grill, fritture frequenti, cucina professionale) 700–1000+ m³/h.

Domanda: A quale altezza devo installare la cappa sopra il piano cottura?
Risposta: Seguire sempre le indicazioni del produttore. Indicazioni generali: per piani elettrici 60–75 cm; per piani a gas 65–75 cm. Per isole o piani molto potenti può essere indicata un’altezza maggiore o minore in base al modello. Installare troppo in alto riduce l’efficienza, troppo basso può ostacolare la cottura o essere pericoloso. Verificare anche normative locali per gas.

Domanda: Meglio un condotto rotondo o rettangolare? Quale diametro?
Risposta: Il condotto rotondo è preferibile perché offre minore resistenza e rumorosità. Diametro comune raccomandato: 120–150 mm per cappe residenziali; per cappe ad alta portata 150–200 mm o più. Evitare tratti lunghi, curve e riduzioni di diametro che aumentano la perdita di carico e riducono l’efficienza. Se la canna è rettangolare, mantenere sezione equivalente e limitare strozzature.

Domanda: Come si puliscono i filtri in metallo (a rete o a baffle)?
Risposta: I filtri in alluminio o acciaio inox sono lavabili. Procedura: rimuoverli, immergerli in acqua calda con detergente sgrassante o bicarbonato, lasciare in ammollo 15–30 minuti, strofinare con spugna non abrasiva e risciacquare; possono andare in lavastoviglie se indicato dal produttore (meglio sopra il cestello). Asciugare bene prima della rimessa. Frequenza: pulizia ogni 1–3 mesi a seconda dell’uso; più spesso in caso di fritture frequenti.

Domanda: Con quale frequenza devo sostituire i filtri a carbone attivo?
Risposta: Dipende dall’uso e dalla qualità del filtro. Linea guida: ogni 3–6 mesi per uso intensivo, 6–12 mesi per uso normale. Alcuni filtri rigenerabili o a lunga durata durano di più; seguire istruzioni del produttore. Se si avvertono odori persistenti o la capacità di assorbimento diminuisce, sostituire subito.

Domanda: Come ridurre il rumore della cappa?
Risposta: Scegliere un modello con buon isolamento acustico o motore a basso rumore; verificare il livello dB(A) nelle specifiche. Installare condotti correttamente (meno curve, diametro adeguato), usare condotti rigidi piuttosto che flessibili rumorosi, fissare saldamente la cappa per evitare vibrazioni, inserire silenziatori/acustici se previsto e non impostare sempre la massima velocità; utilizzare motore esterno (se possibile) può ridurre il rumore in cucina. Modelli con velocità multiple e funzione “turbo” aiutano a gestire rumore vs prestazioni.

Domanda: È meglio accendere la cappa prima o dopo aver iniziato a cucinare?
Risposta: Meglio accenderla prima di iniziare a cucinare (almeno 1–2 minuti) per creare flusso d’aria e catturare subito vapori e odori. Lasciarla accesa anche 10–15 minuti dopo la cottura per completare l’estrazione dell’umidità e degli odori residui.

Domanda: Cosa fare se la cappa perde potenza improvvisamente?
Risposta: Controlli da fare: 1) pulizia filtri grasso (spesso intasamento riduce flusso), 2) controllo filtri a carbone (se in ricircolo), 3) verifica che sportello o bocchetta esterna non sia chiusa o ostruita, 4) controllo che il condotto non abbia lesioni o strozzature, 5) assicurarsi che la tensione e il collegamento elettrico siano ok, 6) verificare se il motore è usurato o la ventola danneggiata. Se dopo questi controlli il problema persiste, chiamare un tecnico autorizzato.

Domanda: Posso mettere la cappa in ricircolo su una cucina a gas?
Risposta: Sì, è possibile, ma non è ideale. La cappa in ricircolo riduce odori e particelle ma non evacua l’umidità e i prodotti della combustione (CO2, in piccola misura CO se combustione non perfetta). È importante avere una buona ventilazione naturale e assicurarsi che la cucina sia ben areata. Inoltre, per apparecchi a gas, alcune normative o assicurazioni richiedono ventilazione adeguata; verificare norme locali e istruzioni del produttore.

Domanda: Come si pulisce l’interno della cappa e l’esterno in acciaio inox?
Risposta: Esterno in acciaio: usare panni morbidi e detergenti specifici per acciaio inox o acqua calda con un poco di detersivo neutro; asciugare e lucidare seguendo la direzione della satinatura per evitare graffi. Evitare candeggina, prodotti abrasivi e spugne dure. Interno: scollegare elettricamente, rimuovere filtri e pulire con detergente sgrassante e panno umido; asciugare bene prima di riaccendere. Pulire anche il vano motore con aria compressa o far intervenire tecnico se necessario.

Domanda: Quanto consuma una cappa in termini di energia?
Risposta: Il consumo dipende dalla potenza del motore e dalle luci (led vs alogene). Motori domestici tipici: 100–300 W in funzione alla massima velocità; molti modelli a velocità bassa consumano molto meno (20–60 W). L’illuminazione LED consuma pochi watt (2–10 W). Per ridurre il consumo usare velocità adeguata, spegnere quando non necessaria e preferire modelli con motori efficienti ed etichetta energetica (dove presente).

Domanda: Che differenza c’è tra filtro a baffle e filtro a rete?
Risposta: Il filtro a rete (mesh) è economico e cattura particelle di grasso; può intasarsi più facilmente ma è leggero e lavabile. Il filtro a baffle (a cartuccia con lamelle) ha una superficie pensata per separare il grasso mediante centrifuga sulle lamelle, è più efficiente con fritture pesanti, meno soggetto a intasamento e più facile da pulire in lavastoviglie. Entrambi vanno puliti regolarmente; per filtrazione a carboni si aggiunge il filtro attivo.

Domanda: È pericoloso lasciare la cappa accesa tutto il tempo?
Risposta: In generale non è pericoloso se la cappa è ben installata e mantenuta; però non ha senso lasciarla sempre accesa perché consuma energia e, in caso di ricircolo, non filtra completamente l’aria. Per sicurezza non coprire parti aperte, non usare la cappa se il motore è danneggiato e non usare la cappa in caso di incendio sul piano (spegnere elettricità e non attivare la ventola per non diffondere i vapori combustibili).

Domanda: Cosa fare in caso di incendio da grasso sul piano cottura?
Risposta: Mai gettare acqua su un incendio da grasso. Procedura: spegnere immediatamente la fiamma (se possibile), non accendere la cappa (la ventilazione può alimentare il fuoco), coprire la pentola con un coperchio o una piastra per soffocare le fiamme, usare un estintore classe F o estintore polivalente se disponibile, o spargere sale o bicarbonato se piccolo focolaio. Se il fuoco è fuori controllo evacuare e chiamare i vigili del fuoco.

Domanda: Quanto dura mediamente una cappa e quando conviene sostituirla?
Risposta: Vita utile media 10–15 anni, ma dipende qualità, manutenzione e uso. Sostituire se: prestazioni diminuite nonostante manutenzione, rumori e vibrazioni eccessivi, consumo energetico elevato, parti non più riparabili o costose da riparare, esigenza di aggiornare estetica o funzionalità (es. sensori, luci LED, motore più efficiente).

Domanda: Che accessori possono migliorare l’efficienza della cappa?
Risposta: Accessori utili: silenziatori/acustici per ridurre rumore, motore remoto esterno (sul tetto o parete) per abbassare rumorosità in cucina, condotte rigide di diametro corretto, serranda anti-ritorno o clapet esterno, luci LED di qualità, filtri a lunga durata, e sensori auto-regolanti. Anche pannelli di deviate per isole o inserti possono migliorare flusso.

Domanda: Come scegliere una cappa per una cucina a isola?
Risposta: Per isole scegliere modello a sospensione adatto, con larghezza almeno pari al piano cottura, e portata superiore rispetto a cappe a parete (per contrastare dispersione su 360°). Frequente scelta: cappe da 700–1000+ m³/h per isole che supportano cottura intensa; considerare anche estetica e altezza di installazione. Verificare la robustezza della sospensione e l’impatto acustico.

Domanda: Vale la pena scegliere una cappa con sensori automatici?
Risposta: I sensori (vapore, odori, umidità) possono migliorare comodità ed efficienza regolando la velocità automaticamente. Sono utili per evitare sprechi energetici e mantenere aria pulita, ma non sempre perfetti: a volte reagiscono lentamente o non percepiscono tutte le situazioni (fritture intense). Considerali come funzione aggiuntiva ma non sostitutiva delle corrette abitudini (accendere in anticipo, tenere filtri puliti).

Domanda: Quali controlli normativi o di sicurezza devo considerare per l’installazione?
Risposta: Verificare normative locali sull’aerazione dei locali cucina e sulle canne fumarie se presenti; per apparecchi a gas rispettare regolamenti su ventilazione e installazione. L’installazione elettrica deve essere a norma (presa/impianto con messa a terra e protezione differenziale), fissaggi adeguati e distanza di sicurezza dal piano cottura (seguire manuale). In caso di dubbi usare installatore certificato e conservare documentazione per garanzia e assicurazione.

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