Regione: Lombardia
Località di partenza: Dalo / Valchiavenna
Difficoltà: Facile (E)
Durata: 30 minuti circa di camminata (ciaspolata)
Altezza: fino a 1.380 metri di altezza circa
Indice
Punto di partenza, il parcheggio nei pressi di Dalo
Raggiungere il punto di partenza per la nostra Gita a Lagunc è semplice! Siamo in Valchiavenna, a pochi minuti d’auto da Chiavenna e più precisamente nella località di San Giacomo Filippo, facilmente raggiungibile proseguendo in direzione di Madesimo.
A San Giacomo Filippo dovremo poi proseguire sulla destra lungo la stretta strada che risale lungo le pendici della montagna in direzione di Dalo, ma non prima di aver pagato il permesso necessario per percorrere questo tratto di strada consortile ostruito da una sbarra (a novembre 2017 si pagava 7 euro). Il permesso possiamo farlo al bar di San Giacomo Filippo, non visibile dalla strada e raggiungibile soltanto a piedi, dove ci rilasceranno un permesso cartaceo ed una chiave per aprire e richiudere la sbarra.
Dopo circa 20 minuti di strada in salita eccoci nel piccolo villaggio alpino di Dalo, adagiato su ampi pascoli affacciati sulla Valchiavenna! Parcheggiamo quindi l’auto sullo sterrato, prendiamo gli zaini e cominciamo la nostra escursione.
Il Belvedere di Dalo ed il sentiero verso Lagunc
A pochi passi dalla bianca chiesetta di Dalo è presente un bellissimo punto panoramico chiamato belvedere costituito da un balconcino artificiale dove è posizionata un’enorme croce e delle panchine da cui è possibile godere di un panorama mozzafiato sull’intera Valchiavenna! Ma lo sguardo spazia anche sulla vicina Val Bregaglia e sull’ingresso della selvaggia Val Bodengo.
Si potrebbe rimanere ore e ore ad osservare il paesaggio, lontani dal rumore delle auto e a pochi passi dalle tranquillissime case di Dalo da cui è possibile osservare tanti altri piccoli paesini che sorgono sulle montagna adiecenti.
Il sentiero e l’arrivo a Lagunc
Una volta aver goduto a pieno del panorama dal belvedere ci avviamo verso i vicini cartelli che indicano la direzione per Lagunc. Il tempo di percorrenza indicato è di 20 minuti, che effettivamente equivale al tempo che impiegheremo per raggiungere quest’altro piccolo villaggio alpino, non dopo però a aver affrontato un breve ma ripido sentierino.
Di fatto, nonostante Lagunc sia molto vicino, si trova comunque circa 250 metri più in alto di Dalo e questo fa si che che il sentiero si presenti completamente in salita. Fatica comunque pienamente ripagata dal passaggio all’interno di un bellissimo bosco di faggi e castagni, sino all’ingresso in una suggestiva pineta.
Una volta usciti dalla pineta eccoci a Lagunc, costituito da poche e bellissime baite in pietra, un laghetto ed un secondo balconcino artificiale che affaccia sulla Valchiavenna. Anche qui, come a Dalo, l’atmosfera che si respira è proprio quella carattestica di questi piccoli villaggi che costellano l’intero arco alpino. Camminare intorno al laghetto è stata secondo me una delle emozioni più belle! Nelle sue acque si rispecchia l’immagine delle baite ma soprattutto della alte cime innevate alle loro spalle. Voltando invece lo sguardo ecco altre baite che fanno da confine con la pineta dentro la quale il sentiero prosegue verso nuovi itinerari.
Proseguendo invece di poco verso l’alto, in direzione della piccola campana visibile sulla destra, raggiungiamo il balconcino artificiale da cui è possibile osservare un panorama molto simile a quello di Dalo, anche se da quassù mi sembra di riuscire a scorgere ancora meglio la Val Bregaglia (la vallata che ci porta dritti in Svizzera) . Osservando Piuro dall’alto si intuisce facilemente dove si trovino le famose e bellissime Cascate di Acquafraggia e si distingue chiaramente un’altro villaggio alpino a noi caro, ossia quello di Savogno, raggiungibibile da Piuro dopo un interminabile ma super affascinante scalinata nel bosco.
Il ritorno a Dalo ed il pranzo nei crotti di Chiavenna
Il ritorno avverrà percorrendo a ritroso lo stesso identico sentiero dell’andata, in circa 20 minuti rieccoci quindi a Dalo dove prendiamo l’auto e ci avviamo verso la vicina Chiavenna.
Gia solo il centro di Chiavenna meriterebbe una visita, ma noi scegliamo di proseguire oltre in direzione di Piuro dove abbiamo prenotato in uno dei diversi crotti della zona.
L’esperienza culinaria nei crotti è sicuramente una delle più caratteristiche da effettuare qui in Valchievenna. Un bel piatto di pizzoccheri (qui in Valchievenna esiste una variante rispetto quelli tipici della Valtellina), un pò di polenta, del vino rosso… un pò di Braulio a fine pasto e la Gita è conclusa alla grande.
I crotti di Chiavenna sono una sorta di osterie ospitate in case di pietra molto caratteristiche, costruite a ridosso di cavità rocciose naturali entro le quali viene conservato il cibo, dalle botti di vino, ai formaggi, ai salumi. Nel caso del nostro crotto queste “grotte” erano anche visitabili.
Dopo un bel pranzetto possiamo quindi considerare conclusa la nostra, molto soddisfacente, Gita! Prendiamo quindi l’auto e salutiamo la Valchiavenna.