Regione: Lombardia
Località di partenza: Galbiate (LC)
Difficoltà: Escursionistica (E)
Durata: 2 ore circa di camminata
Altezza: fino a 922 m (500 m circa di dislivello)
Indice
Punto di partenza
Raggiungere il punto di partenza per la nostra escursione in vetta al Monte Barro è semplice! Siamo nei pressi delle città di Lecco più precisamente in località Galbiate.
Il Monte Barro rappresenta la prima vetta delle prealpi arrivando dalla pianura, ed è facilmente riconoscibile in quanto viene attraversato da una lunga galleria oltre la quale si trova proprio la città di Lecco. Prima della galleria del Monte Barro seguiamo quindi le indicazioni per Galbiate e successivamente i numerosi cartelli che ci portano in direzione dell’eremo dove oltretutto finisce la strada.
Da Galbiate la strada sale ripida seguendo una lunga serie di tornanti, a tratti poco protetta e leggermente sconnessa fino a raggiungere un primo parcheggio dove incontreremo un cartello che indica l’inizio di una strada percorribile solo in alcuni periodi dell’anno. Noi decidiamo lasciare l’auto qui e di iniziare quindi la nostra escursione zaino in spalla. Dal parcheggio possiamo scegliere se salire lungo la strada asfaltata, da cui possiamo ammirare la statua dedicata agli alpini che affaccia su un bellissimo scorcio di panorama, oppure salire per il sentiero che si inoltra nel bosco e che in circa 20-30 minuti ci porta proprio in prossimità dell’eremo.
Il sentiero botanico verso la vetta del Monte Barro
Una volta raggiunto l’eremo la nostra escursione cambierà completamente divenendo finalmente molto più panoramica!
Seguiamo ora i cartelli segnaletici in direzione del sentiero botanico da visitare possibilmente in primavera, quando le piante danno il meglio di se nel loro periodo della fioritura. Questa prima parte di sentiero botanico ci fa prendere velocemente quota arrampicandosi sulla montagna grazie ad una lunga serie di scalini, ma la fatica è pienamente ripagata dal panorama di cui riusciamo a godere, con scorci davvero bellissimi del lago di Como e della città di Lecco!
Proseguendo oltre il giardino botanico il sentiero torna a nascondersi parzialmente nel bosco anticipando la parte finale della nostra escursione, che è anche la più difficile dal punto di vista fisico.
L’arrivo in vetta dal Monte Barro
Una volta nel bosco, costituito prevalentemente da betulle, faggi, castagni e querce, incontreremo un bivio dove potremo scegliere se raggiungere la vetta seguendo un percorso più facile oppure uno più difficile. Noi scegliamo di seguire quello più facile, anche perchè dopo pochi minuti i due sentieri si riuniscono di nuovo portadoci ad affrontare un tratto molto difficile e direi anche pericoloso, in quanto ci costringe a camminare su rocce e brevi tratti di terriccio friabile con una pendenza davvero importante.
Quest’ultima parte necessita di tutta la nostra attenzione, soprattutto in discensa quando non è sicuramente difficile scivolare. Dopo circa 20-30 minuti di salita senza particolari scorci di panorama ma tanta fatica, ecco finalmente comparire la croce di ferro in cima al Monte Barro! Siamo a quota 922 metri con lo sguardo che gode di una vista a 360° sull’intero paesaggio circostante.
Nelle giornate più limpide dalla vetta si gode di un panorama davvero meraviglioso, con la vista da una parte sul Resegone, le Grigne, la città di Lecco ed il lago di Garlate… e dall’altra sul Monte Cornizzolo, i corni di Canzo e la Brianza con i suoi laghi!
Nonostante i rumori della città arrivino fin quassù, osservare il paesaggio ci regala grandi emozioni e scorci da cartolina sulle montagne simbolo del lecchese. Guardando verso il basso possiamo osservare l’intera città di Lecco distinguendo inoltre senza difficoltà il lungo lago, il “matitone” (il famoso campanile di Lecco) e le mura dell’affascinate santuario di San Michele a Garlate.
La quota di questa vetta non è di certo tra le più alte della zona, ma è la posizione il suo punto forte che fa del Monte Barro il vero e proprio avamposto delle prealpi. E’ di fatto proprio questa la prima montagna che incontrano tutti i viaggiatori che arrivano dalla pianura padana costretti ad attraversarla percorrendo una lunga galleria per riuscire a procedere lungo la SS36 che da Milano ci porta dritti nel cuore delle Alpi.
Dopo aver goduto a pieno del panorama ed aver respirato un pò di questa atmosfera meravigliosa ripercorriamo lo stesso identico sentiero dell’andata in direzione dell’eremo, e successivamente verso il parcheggio dove abbiamo lasciato l’auto.