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La Notte dei Lettori

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Aggiornato il 22 Novembre 2025

Come sgrassare il pavimento in marmo​

Il pavimento in marmo è un simbolo di eleganza senza tempo: brillantezza naturale, venature uniche e una sensazione tattile che trasforma ogni ambiente. Ma per ottenere e conservare questo risultato serve più della semplice scelta della lastra giusta: occorrono conoscenze su qualità delle pietre, tecniche di posa, trattamenti protettivi e manutenzione quotidiana. In questa guida troverai indicazioni pratiche per scegliere il tipo di marmo adatto al tuo spazio, suggerimenti per la posa e la finitura, consigli per la pulizia e per prevenire macchie e graffi, oltre a soluzioni per la riparazione e il ripristino. L’obiettivo è offrirti strumenti concreti per prendere decisioni informate — bilanciando estetica, funzionalità e costi — e per mantenere il pavimento in marmo bello e durevole nel tempo.

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Indice

  • Come sgrassare il pavimento in marmo​
  • Altre Cose da Sapere

Come sgrassare il pavimento in marmo​

Introduzione al pavimento in marmo

Il pavimento in marmo rappresenta da secoli una scelta di pregio per abitazioni, edifici pubblici e spazi commerciali, grazie alla sua combinazione di bellezza naturale, versatilità estetica e valore percepito. Estratto da giacimenti calcarei, il marmo è una roccia metamorfica caratterizzata da venature uniche e una gamma cromatica che varia dal bianco più puro a tonalità calde, verdi, nere e rosa, ciascuna con sfumature irripetibili che fanno di ogni lastra un pezzo unico. La scelta di un pavimento in marmo comporta valutazioni estetiche, tecniche ed economiche: non si tratta solo di posare lastre lucenti, ma di comprendere le proprietà materiali, le esigenze di manutenzione e l’adeguatezza del marmo all’uso previsto.

Caratteristiche fisiche e meccaniche del marmo

Il marmo è composto principalmente da calcite o dolomite e presenta una durezza relativamente contenuta rispetto ad altre pietre naturali, con valori che influenzano la resistenza all’usura e alla graffiatura. La porosità e l’assorbimento d’acqua variano molto a seconda della tipologia e del grado di cristallizzazione, determinando la predisposizione alle macchie e la necessità di trattamenti impregnanti. La resistenza alla compressione è elevata, il che lo rende adatto a pavimentazioni, mentre la resistenza all’abrasione e agli urti dipende dalla densità e dalle venature: marmi più dolci richiedono più attenzione in zone ad alto traffico. Il comportamento termico del marmo lo rende compatibile con riscaldamento a pavimento, purché la posa tenga conto della dilatazione termica e della conduzione del calore.

Tipologie di marmo e loro resa estetica

Esistono numerose varietà di marmo, ciascuna con caratteristiche cromatiche e venature distintive. Alcuni marmi sono noti per le loro venature marcate e contrastanti, che creano effetti scenografici, mentre altri offrono campiture più uniformi e delicate. La scelta del tipo di marmo influenza la resa visiva dell’ambiente: lastre grandi e con venature continuità possono essere usate per ottenere superfici quasi monumentali, mentre formati più piccoli e sfumature minute creano un effetto più sobrio e modulare. Le venature naturali possono essere orientate e giuntate in modo da ottenere effetti di bookmatching o pattern continui, tecniche che richiedono competenza artigiana per valorizzare il materiale.

Preparazione del sottofondo e scelta degli spessori

Un pavimento in marmo di qualità nasce da una preparazione accurata del sottofondo. Il massetto deve essere planare, asciutto e adeguatamente stagionato, con tolleranze dimensionali molto strette per evitare tensioni sulle lastre fragili. Gli spessori delle lastre variano in funzione del formato e dell’uso: lastre sottili possono essere incollate su supporti adeguati, mentre lastre più spesse offrono maggiore robustezza in zone di intenso transito. L’area deve essere priva di umidità ascendente o dotata di idonea barriera al vapore; in presenza di riscaldamento a pavimento è necessario coordinare la posa per evitare shock termici e tensioni.

Tecniche di taglio e lavorazione

Il taglio del marmo richiede strumenti specifici e abilità: seghe a disco diamantato per lastre, taglio a filo diamantato per precisione e waterjet per dettagli complessi. Le lavorazioni di bordo, come smussi, quarti tondi e profili personalizzati, vengono eseguite con mole diamantate seguendo le esigenze estetiche e di sicurezza. La planarità delle lastre e la corretta squadratura sono fondamentali per una posa uniforme e per evitare giochi o punti di tensione. Le tecniche moderne di lavorazione permettono anche inserimenti, intarsi e lavorazioni a bisello che arricchiscono il progetto, ma richiedono officine specializzate e controllo di qualità.

Tipi di finitura e loro effetto pratico

Le finiture del marmo incidono profondamente sia sull’aspetto che sul comportamento della superficie. La lucidatura dona brillantezza e mette in risalto le venature, ma accentua la visibilità di graffi e aloni e può ridurre l’aderenza al calpestio. Le finiture satinate o levigate attenuano i riflessi e offrono un equilibrio tra estetica e praticità. Le superfici spazzolate o bocciardate conferiscono un aspetto più rustico e aumentano la resistenza allo scivolamento, rendendole preferibili in esterni o in zone bagnate. Esistono inoltre trattamenti termici come la fiammatura per marmi adatti, che creano superfici antiscivolo adatte a scale esterne. La scelta della finitura deve considerare l’uso dell’ambiente e la manutenzione prevista.

Posatura e collanti

La posa del marmo può essere a colla su massetto cementizio, adesivo a base cementizia migliorata o, per lastre spesse, a letto di malta idraulica. La scelta del sistema dipende dal formato, dallo spessore e dal supporto. La superficie deve essere pulita e priva di polvere; l’applicazione uniforme dell’adesivo evita vuoti che potrebbero causare rotture localizzate. Le fughe hanno una funzione tecnica importante: permettono movimenti differenziali e consentono la dilatazione. L’utilizzo di malte e sigillanti appropriati, nonché il rispetto dei tempi di asciugatura, è essenziale per garantire stabilità e durabilità. La posa richiede personale esperto per la gestione dei pesi, l’allineamento delle lastre e il controllo dell’aderenza.

Manutenzione ordinaria e prodotti idonei

La manutenzione del pavimento in marmo si basa su pulizie regolari con prodotti neutri, panni morbidi e acqua tiepida; detergenti aggressivi o acidi devono essere evitati perché possono opacizzare la superficie e dissolvere la calcite, causando danni irreversibili. Per prevenire macchie è consigliabile l’applicazione di impregnanti idro-oleorepellenti specifici per pietra naturale che non alterano l’aspetto ma riducono l’assorbimento di liquidi. In ambienti ad alto traffico è utile un piano di manutenzione programmata che includa pulizie professionali con macchine a bassa abrasione e controlli periodici dell’efficacia del trattamento protettivo.

Riparazioni, restauro e lucidatura

I danni comuni al marmo includono scheggiature, crepe e macchie penetranti. Interventi di riparazione possono prevedere l’iniezione di resine epossidiche per stabilizzare fessure, riempimento cromatico per scheggiature e la sostituzione di lastre gravemente compromesse. Il restauro professionale comprende levigatura e lucidatura con mole diamantate per riportare la superficie al grado di lucentezza originale oppure procedure di rimozione di patine e ossidazioni. La lucidatura a diamante consente di recuperare un pavimento consumato, ma comporta la rimozione di un sottile strato della lastra; per marmi più teneri è possibile optare per una rigenerazione meno aggressiva come il ripristino della satinatura.

Problemi comuni e come prevenirli

Tra i problemi più frequenti vi sono macchie da sostanze oleose e acide, opacizzazione dovuta a detergenti non idonei, efflorescenze di sali e decolorazioni per umidità di risalita. La prevenzione passa per una corretta impermeabilizzazione e per la scelta di sigillanti e colle compatibili. L’installazione di tappeti protettivi in ingresso, l’uso di pattini sotto i mobili e la sensibilizzazione degli utenti all’uso di prodotti non aggressivi sono misure pratiche che riducono l’usura. In ambienti esterni è importante valutare la resistenza al gelo e l’effetto degli agenti atmosferici; in presenza di condizioni severe il marmo richiede finiture e trattamenti specifici per limitare degradazioni.

Aspetti di sicurezza e accessibilità

Il marmo può risultare scivoloso, specialmente se lucido e bagnato; per questo in aree con rischio di scivolamento è opportuno scegliere finiture antiscivolo o applicare trattamenti abrasivi mirati. In scale e gradini è consigliabile realizzare profili riepilogativi o inserire fasce antiscivolo per prevenire cadute. La progettazione deve considerare anche la continuità tattile per persone con disabilità visiva e la gestione dei dislivelli per garantire l’accesso universale, prevedendo soglie e transizioni che non causino pericoli.

Costi, sostenibilità e alternative

Il costo di un pavimento in marmo dipende dalla qualità della materia prima, dall’origine, dalla complessità della lavorazione e dal trasporto, nonché dal lavoro di posa e dalla finitura scelta. L’estrazione del marmo ha impatti ambientali legati al consumo di suolo, acqua e all’energia impiegata; per questo sono sempre più diffuse certificazioni di filiera e materiali ottenuti con pratiche di estrazione controllata o riciclo di scarti. Come alternativa al marmo naturale, il gres porcellanato effetto marmo offre un compromesso di durata, costi e minore manutenzione, pur non avendo la stessa unicità delle venature naturali. La scelta tra naturale e alternativo va valutata in base al budget, all’uso e all’impatto ambientale desiderato.

Conclusione e consigli finali per la scelta

Scegliere un pavimento in marmo significa investire in un materiale dall’elevato valore estetico e storico, ma richiede consapevolezza rispetto alle caratteristiche fisiche, alla manutenzione necessaria e alle condizioni d’uso. È fondamentale informarsi sulla provenienza e sul grado del marmo, confrontare finiture e formati con il progettista e affidare la posa e la manutenzione a professionisti specializzati. Con una corretta progettazione, posa e cura, un pavimento in marmo può durare generazioni, valorizzando gli ambienti con una bellezza naturale che evolve nel tempo.

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Altre Cose da Sapere

Domanda: Quali sono i principali vantaggi di un pavimento in marmo?
Risposta: Il marmo offre un’estetica elegante e lussuosa con venature e sfumature naturali uniche per ogni lastra; è durevole se correttamente installato e mantenuto, aumenta il valore percepito dell’immobile e si presta a molte finiture (lucido, satinato, spazzolato, levigato). Inoltre è termicamente compatibile con il riscaldamento a pavimento e riflette bene la luce, contribuendo a spazi più luminosi. Tuttavia richiede cura specifica rispetto a materiali più resistenti come il gres porcellanato.

Domanda: Quali sono gli svantaggi principali del marmo come pavimentazione?
Risposta: Il marmo è poroso e sensibile a macchie e agenti acidi (succo di limone, vino, shampoo), può graffiarsi o scheggiarsi con urti pesanti, e tende a intaccarsi (etching) con sostanze acide. Ha costi di acquisto e posa generalmente più elevati e richiede manutenzione regolare (sigillatura, lucidatura). Alcuni marmi sono più morbidi e meno adatti ad aree ad alto traffico. Inoltre la posa richiede sottofondo adeguato e manodopera specializzata.

Domanda: Come scegliere il tipo di marmo più adatto per una stanza?
Risposta: Valuta uso della stanza (alto traffico vs zona living o bagno), esposizione a umidità e agenti aggressivi, colore e venatura desiderata, grado di porosità e durezza del marmo. Per ingressi e saloni potresti preferire marmo con venature decorative; per cucine e bagni scegli marmi meno porosi o con finiture opache che nascondano meglio i graffi. Consulta la scala Mohs e le schede tecniche: marmi come il Carrara sono eleganti ma più teneri rispetto ad altre varietà; marmi scuri mostrano meglio eventuali segni d’uso. Considera anche costi e disponibilità.

Domanda: Qual è la differenza tra marmo lucidato e marmo levigato o opaco?
Risposta: Il marmo lucidato è trattato per ottenere una superficie brillante che valorizza colori e venature, riflette la luce ma mostra graffi e segni d’acqua; il marmo levigato o opaco ha una finitura più naturale e satinata, nasconde meglio i difetti e offre un grip leggermente superiore; la levigatura rimuove irregolarità superficiali senza creare grande riflessione. La scelta dipende dall’estetica voluta e dalla praticità (lucido per eleganza, opaco per uso intensivo).

Domanda: Il marmo è adatto al bagno e alla cucina?
Risposta: Sì, ma con precauzioni. In bagno il marmo crea un risultato molto raffinato, ma bisogna proteggere superfici dalle macchie e dall’acido (prodotti per l’igiene, cosmetici). In cucina il marmo è usato ma è più delicato rispetto al granito: preferire marmi meno porosi, utilizzare sigillanti frequenti e limitare il contatto diretto con acidi e oli. Per piani di lavoro è spesso consigliabile scegliere materiali più resistenti o accettare una manutenzione superiore.

Domanda: Come si pulisce quotidianamente un pavimento in marmo?
Risposta: Spazzare o aspirare regolarmente per rimuovere polvere e sabbia che graffiano. Lavare con acqua tiepida e un detergente neutro specifico per pietra naturale o un sapone neutro diluito; evitare acidi, candeggina, ammoniaca e detergenti aggressivi. Strizzare bene il mocio per evitare eccesso d’acqua, asciugare con panno morbido per prevenire aloni. Posizionare zerbini e protezioni sotto mobili per ridurre usura.

Domanda: Come togliere una macchia da marmo?
Risposta: Identifica il tipo di macchia (organica, oleosa, metallica, pigmenti). Per macchie organiche (caffè, vino) utilizzare acqua e detergente neutro, eventualmente candeggina diluita per superfici molto resistenti (con cautela e test preliminare). Per macchie oleose impiegare un detergente sgrassante e insufflare polveri assorbenti (bicarbonato, borotalco) lasciandole agire; per macchie di ruggine servono prodotti specifici per ruggine che non contengano acidi forti che danneggiano il marmo. Per macchie profonde usare impacchi di pasta di solvente o realizzare una poultice (polvere assorbente + solvente) e farla asciugare per estrarre la macchia. In caso di dubbio rivolgersi a un professionista.

Domanda: Cosa significa “etcing” sul marmo e come prevenirlo?
Risposta: L’etching è l’opacizzazione o corrosione della superficie causata da contatto con sostanze acide (succo di limone, aceto, pasta per denti). Non è una macchia, ma una micro-dissoluzione del carbonato di calcio del marmo. Per prevenirlo: evitare l’uso di detergenti acidi, pulire immediatamente i versamenti acidi, usare sottobicchieri e taglieri, applicare sigillanti penetranti appropriati (anche se non sempre prevengono l’etching). Per riparare l’etching lieve si può levigare o lucidare professionalmente.

Domanda: È necessario sigillare il marmo? Ogni quanto tempo?
Risposta: Sì, è consigliabile applicare un sigillante penetrante per ridurre assorbimento di liquidi e macchie. La frequenza dipende dal tipo di marmo, uso e prodotto: generalmente ogni 6-24 mesi. Per pavimenti molto trafficati o superfici in cucina/bagno controllare annualmente e riapplicare quando l’acqua non forma più perle sulla superficie. Seguire indicazioni del produttore del sigillante.

Domanda: Posso posare il marmo da solo o conviene un professionista?
Risposta: La posa del marmo richiede competenze specifiche: preparazione del sottofondo (livellamento, massetto adeguato), scelta e applicazione dell’adesivo/idoneo mastice, taglio preciso, giunti di dilatazione e stuccatura con prodotti compatibili. Errori possono causare rotture, movimenti, macchie da colla o efflorescenze. Se hai esperienza di posa piastrelle e gli strumenti, piccoli interventi sono possibili; per superfici estese, tagli complessi, gradini o finiture pregiate è consigliabile ricorrere a posatori qualificati.

Domanda: Come scegliere il collante e lo stucco per marmo?
Risposta: Usare malte adesive e stucchi specifici per pietra naturale, a base cementizia o resine epossidiche in base all’applicazione. Evitare siliconi e colle generiche che possono macchiare. Per marmi chiari usare stucchi tonificati o neutri per non alterare il colore; per ambienti umidi e esterni preferire stucchi impermeabili e resistenti al gelo. Seguire le schede tecniche del fornitore e fare prove su tagli di scarto prima della posa definitiva.

Domanda: Posso levigare e lucidare il pavimento in marmo da solo?
Risposta: Levigare e lucidare richiede attrezzature (levigatrici orbitali o a disco, abrasivi diamantati a diverse grane, lucidanti) e competenza per evitare scalini, irregolarità o rimozione eccessiva di materiale. Per piccole aree o riprese locali esistono kit fai-da-te, ma per superfici estese o in caso di danni rilevanti è consigliabile un professionista per garantire uniformità e finitura corretta.

Domanda: Come rimuovere graffi e scheggiature superficiali?
Risposta: Graffi leggeri possono essere levigati con carta abrasiva o dischi diamantati a grana progressiva e poi lucidati. Per scheggiature si può riempire la fessura con resine epossidiche colorate o stucco per marmo e successivamente levigare e lucidare per uniformare. Per danni estremi è meglio sostituire la lastra o chiamare un marmista esperto.

Domanda: Il marmo è scivoloso? Come migliorare la sicurezza?
Risposta: Superfici molto lucide possono essere scivolose, specialmente bagnate. Per migliorare la sicurezza: scegliere finiture opache o spazzolate nelle zone a rischio, applicare trattamenti antiscivolo chimici o meccanici, utilizzare tappeti e zerbini, mantenere asciutta la superficie. In esterni è preferibile il trattamento antigelo/antiscivolo e scegliere lastre con texture aderente.

Domanda: Come gestire giunti e dilatazioni per pavimenti in marmo?
Risposta: Il marmo è sensibile ai movimenti del sottofondo; prevedere giunti di dilatazione in corrispondenza di pareti lunghe, porte, separazioni tra stanze e partizioni strutturali. Utilizzare materiali di riempimento flessibili e bande distanziatrici durante la posa. Il corretto dimensionamento dei giunti dipende dalle dimensioni del locale e dalle condizioni termiche; un posatore esperto può calcolare le distanze consigliate.

Domanda: Qual è la temperatura ideale per installare marmo e può essere usato con riscaldamento a pavimento?
Risposta: Installare il marmo a temperatura ambiente stabile e su massetti asciutti e stagionati; evitare installazioni con umidità del sottofondo troppo alta. Il marmo è compatibile con il riscaldamento a pavimento ma richiede adesivi e stucchi specifici e controllo dei cicli di riscaldamento graduale per evitare shock termici. Il riscaldamento migliora comfort ma può accentuare i movimenti, quindi rispettare le dilatazioni.

Domanda: Quanto costa mediamente un pavimento in marmo?
Risposta: Il costo varia molto in base a tipo di marmo, spessore, finitura, dimensione delle lastre, complessità della posa e trasporto. Indicativamente il materiale può partire da alcune decine di euro al metro quadro per marmi comuni fino a diverse centinaia per marmi pregiati; a questi vanno aggiunti costi di posa che possono raddoppiare o triplicare il prezzo totale. Richiedere più preventivi e considerare anche costi di manutenzione e sigillatura.

Domanda: Come conservare e trasportare lastre di marmo senza danneggiarle?
Risposta: Trasportare le lastre in posizione verticale su supporti imbottiti, fissandole con cinghie e utilizzando casse o telai di legno per lastre grandi. Evitare impilamenti orizzontali che possono causare rotture; maneggiare con ventose per superfici finite. Conservare in luogo asciutto, su spessori di legno per isolare da umidità e separare lastre con materiale morbido. Seguire precauzioni specifiche per lastre pesanti e ingombranti, preferibilmente con attrezzatura adeguata e personale formato.

Domanda: Marmo vs gres porcellanato: quando scegliere l’uno o l’altro?
Risposta: Il marmo offre una bellezza naturale unica; il gres porcellanato imita l’aspetto del marmo con costi inferiori e maggiore resistenza a graffi, macchie e prodotti chimici. Scegli il marmo se cerchi pregio estetico e sei disposto alla manutenzione; scegli il gres per ambienti ad alto traffico, uso intensivo, bagni e cucine senza voler fare continui interventi di protezione. Valuta anche il budget e l’impatto estetico finale.

Domanda: Quali prodotti per la pulizia sono sconsigliati sul marmo?
Risposta: Evitare detergenti acidi (aceto, succo di limone), sgrassatori aggressivi, candeggina concentrata, ammoniaca, prodotti contenenti acidi o candeggianti, solventi forti non indicati per pietra naturale e spugne abrasive che possono opacizzare la superficie. Anche prodotti fai-da-te a base di sostanze aggressive possono danneggiare il marmo. Usare solo detergenti neutri specifici per pietra naturale e testare su area nascosta.

Domanda: Come prevenire danni dovuti a mobili e carichi pesanti?
Risposta: Utilizzare feltrini protettivi sotto gambe e piedi dei mobili, distribuzioni di carico ampie (piastre di appoggio) per mobili molto pesanti, protezioni in gomma o plastica per sedie e tavoli spostati frequentemente. Evitare trascinamenti: sollevare invece di trascinare. Per colonne o carichi concentrati, consultare un tecnico per verificare portata del sottofondo e valutare necessità di lastre più spesse o rinforzi.

Domanda: È possibile ripristinare un pavimento in marmo molto vecchio o danneggiato?
Risposta: Sì: molte volte è possibile ripristinare mediante levigatura, stuccatura, sostituzione di lastre danneggiate e rinnovazione della finitura (lucidatura o satinatura). Il successo dipende dallo stato di usura: graffi profondi, crepe strutturali o danni chimici estesi possono richiedere tagli e sostituzioni. Rivolgersi a marmisti o restauratori esperti per valutare interventi conservativi e ottenere risultati uniformi.

Domanda: Come comportarsi con marmo esterno soggetto a gelo e intemperie?
Risposta: Scegliere marmi con bassa porosità e buona resistenza al gelo; applicare sigillanti idonei e trattamenti protettivi; prevedere pendenze per il deflusso dell’acqua e sistemi di fissaggio corretti. Evitare l’uso di sale antigelo su superfici in marmo perché può danneggiarle; preferire sabbia o prodotti compatibili. Controllare periodicamente le fughe e riparare eventuali infiltrazioni per prevenire danni da gelo.

Domanda: Quali sono le migliori pratiche per la manutenzione a lungo termine del pavimento in marmo?
Risposta: Spazzare e lavare regolarmente con detergenti neutri; applicare sigillante penetrante secondo le raccomandazioni; proteggere da graffi con zerbini e protezioni per i mobili; pulire immediatamente i versamenti; evitare sostanze acide; pianificare una levigatura e lucidatura professionale ogni diversi anni in base all’usura; effettuare controlli periodici su giunti, fughe e sottofondo; conservare prodotti e manuali del marmo per interventi futuri. Una manutenzione costante preserva estetica e durata nel tempo.

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