Risulta essere un frutto originario della Cina, dove veniva coltivato sin dal 2000 a.C. Poi si diffuse in Persia e in Armenia, come dimostra il suo nome latino, Prunus armeniaca. Da lì Alessandro Magno portò l’albicocca sulle rive del Mediterraneo, mentre gli Arabi la diffusero in Europa (non a caso il nome deriva da al-barquq).
Nel Medioevo la diffusione dell’albicocca subì un arresto, perché veniva considerata un frutto tossico. A partire dal XV secolo ricominciò la sua fortuna, tanto che la coltivazione dell’albicocco si attestò in tutti i paesi con clima sufficientemente mite. L’albicocca ha forma ovoidale e un colore che va dal giallo all’arancione, con buccia sottile e vellutata, polpa succosa e lievemente acidula: all’interno contiene un nocciolo che racchiude una mandorla dal sapore talvolta dolce e talaltra amaro. In Italia l’albicocca è coltivata principalmente in Campania, dove si trovano le varietà Cafona, Boccuccia e San Francesco, mentre in Emilia-Romagna si coltivano la Reale d’Imola e la Precoce Cremonini. Una nuova varietà di recente diffusione è la Caldesi, più precoce e meno dolce. Gli Hunza, un popolo che viveva in una lunga valle, trait d’union tra Pakistan e Cina, quasi del tutto sconosciuto all’Occidente fino alla fine dell’800, divennero famosi per la loro longevità, collegata all’abitudine di mangiare albicocche secche.
Indice
L’ACQUISTO
L’albicocca si trova generalmente sul mercato dall’inizio di giugno fino a fine agosto. All’acquisto deve apparire morbida al tatto (ma non molle), avere la buccia liscia e vellutata, senza ammaccature; il colore deve risultare intenso senza macchie scure o puntini verdi e gialli, segni che il frutto è ancora acerbo.
VALORE NUTRITIVO E CONSUMO
Dal punto di vista nutrizionale l’albicocca è ricca di vitamina A, C, B1, B2, B3, B6 e PP. Sono presenti in buona quantità anche l’acido folico e i sali minerali, come fosforo, potassio, magnesio e calcio. 100 grammi di albicocche fresche contengono: 86% di acqua, 0,4 g di grassi, 1,4 g di proteine, 11 g di zuccheri, 0,6 g di fibre, 48 kcal. Si consuma soprattutto al naturale oppure in macedonie e frullati, sottoforma di sciroppati, gelatine, essiccati e confetture. Le albicocche devono essere mangiate ben mature, altrimenti diventano poco digeribili. Hanno anche un buon contenuto di proteine, zuccheri e carotene. L’albicocca è considerata molto energetica, quindi è indicata negli stati di debolezza, anemia, insonnia e astenia psicofisica, nelle convalescenze, nell’iperuricemia e nei casi in cui è opportuno un aumento della riserva alcalina o nel periodo dell’accrescimento; è leggermente lassativa, stimola l’appetito e le difese immunitarie.
CONSERVAZIONE E USO
Le albicocche sono un frutto delicato e la loro conservazione può essere un po’ complicata. Ecco alcuni consigli su come conservare le albicocche:
Conservazione a temperatura ambiente: le albicocche mature possono essere conservate a temperatura ambiente per un massimo di 1-2 giorni. È importante evitare di esporle alla luce diretta del sole e di posizionarle lontano da fonti di calore.
Conservazione in frigorifero: se vuoi conservare le albicocche per un periodo più lungo, puoi metterle in frigorifero. Prima di metterle in frigo, assicurati di lavarle e asciugarle bene. Conservale in un sacchetto di plastica o in un contenitore ermetico, e posizionale nella parte meno fredda del frigorifero. Le albicocche possono durare fino a 5-7 giorni in frigorifero.
Congelamento: le albicocche possono anche essere congelate per prolungarne la conservazione. Per congelare le albicocche, lavale, tagliale a metà e rimuovi il nocciolo. Mettile in un sacchetto per alimenti per congelatore e posizionale in freezer. Le albicocche congelate possono durare fino a 6 mesi.
Conservazione in sciroppo: un’ulteriore opzione per conservare le albicocche consiste nel preparare uno sciroppo di zucchero leggero e conservare le albicocche all’interno. Per fare ciò, lava le albicocche, tagliale a metà e rimuovi il nocciolo. Prepara uno sciroppo di acqua e zucchero (con una proporzione di 1:1) e fai bollire le albicocche all’interno per circa 2-3 minuti. Mettile in un contenitore ermetico, aggiungi lo sciroppo di zucchero e posizionale in frigorifero. Le albicocche conservate in sciroppo possono durare fino a 1-2 settimane.
In generale, è importante controllare regolarmente le albicocche per evitare che si ammuffiscano o marciscano. Se noti che una parte del frutto è ammaccata o danneggiata, rimuovila subito per evitare che il deterioramento si propaghi alle altre parti del frutto.
Sorbetto di albicocche
Ingredienti per 4 persone
250 g di polpa di albicocche mature
un limone
250 g di zucchero
Mezzo l d’acqua
Frullate la polpa di albicocche e poi spruzzatela con il succo di limone. Mettete lo zucchero in una pentola e aggiungete l’acqua, portate a ebollizione e fate bollire per qualche minuto. Togliete lo sciroppo dal fuoco e lasciatelo raffreddare, poi aggiungete il passato di albicocche e mescolate. Mettete il composto in una gelatiera per 40 minuti, poi trasferite il sorbetto in un contenitore e riponete in freezer.